Prima era “Waity Katie”, ovvero “Katie, quella che aspetta”. Un soprannome inventato dai reporter britannici per sottolineare la proverbiale pazienza della duchessa di Cambridge – ben 10 anni – nel riuscire a farsi portare all’altare da William. In questi giorni il nomignolo si sta trasformando – in un curioso gioco di parole che suona meglio in inglese che in italiano – in “The Waity for Katie”, “l’attesa per Kate”. Perché nonostante le previsioni – la nascita dell’erede al trono era data per certa i primi giorni di luglio – del bebé ancora non c’è traccia.

Davanti al St. Mary Hospital i reporter si annoiano. Stanno lì da giorni – quasi una ventina – aspettando il benché minimo segnale di travaglio. Ingannano il tempo con bigliettini ironici – “Non date da mangiare ai fotografi” – e si divertono a scommettere sul nome del bebé reale. Qua e là scalette, telecamere, microfoni, sgabelli e chilometri di scotch per marcare le posizioni sul marciapiede.

Tutti i reporter con l’obiettivo puntato sulla Lindo Wing, per non rischiare di farsi cogliere impreparati all’arrivo della Duchessa. Che, secondo indiscrezioni, in questi giorni di partorire non ha alcuna intenzione, visto che si sta riposando a Bucklebury, nel Berkshire, insieme a William e ai genitori.

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